Ospitata in un’antica corte agricola ai piedi dei Colli Piacentini, La Faggiola è una location unica per chi cerca versatilità, tranquillità e fascino.
Inaugurata nel 1900 e tutelata dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici come benedi valore monumentale, oggi La Faggiola è uno spazio polivalente capace di ospitare eventi di ogni tipologia.
Sale meeting, sala convegni, corte per eventi all’aperto, il tutto immerso nella tranquillità della campagna a due passi da Piacenza.
La Faggiola ospita inoltre l'Ostreria e la Bottega dei Fratelli Pavesi, dove è possibile trovare i sapori della tradizione culinaria piacentina.
Immerso nel cuore dell’Emilia Romagna, custodito dal territorio circostante, c’è Grazzano Visconti, un borgo italiano apparentemente sospeso nel tempo. Perché a guardarlo e a passeggiar per le sue strade si ha come l’impressione di essere tornati in epoca medievale.
Bobbio è un borgo sviluppato tutto intorno all’Abbazia di San Colombano, uno dei più importanti monasteri benedettini, e collegato al resto della Val Trebbia attraverso il Ponte Gobbo, o Ponte del Diavolo per i suoi abitanti. Per via del suo fascino, Bobbio è stato eletto “Borgo più Bello d’Italia” nel 2020.
A 15 minuti da Piacenza, il Borgo di Rivalta conserva ancora oggi l’architettura delle case private, taverne medievali, antichi ponti levatoi, negozi e chiese. I Conti Zanardi Landi, eredi della famiglia trecentesca, abitano ancora oggi nella residenza signorile, circondata dal Parco settecentesco, con alberi secolari e giardini inglesi.
Adagiato sulle colline della Val d’Arda, che in epoca preistorica ospitavano il mare e di cui si conservano ancora numerosi fossili, Castell’Arquato è un borgo medievale che affascina chi lo esplora passeggiando fra i suoi viottoli e le sue case in sasso. Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
L’Ecce Homo di Antonello da Messina è la vera perla della collezione artistica del Cardinale Alberoni, preziosissimo capolavoro tra i più intensi e drammatici di uno dei maggiori artisti della pittura occidentale, conservato presso il Collegio Alberoni a Piacenza.
Gustav Klimt dipinse “Ritratto di Signora” tra il 1916 e il 1917.
Nel 1925 l’olio su tela fu acquistato dal piacentino Giuseppe Ricci Oddi e divenne protagonista, negli anni seguenti, di continui colpi di scena che hanno popolato numerose tesi investigative ancora oggi avvolte nel mistero. Il dipinto è oggi costudito all’interno del Museo Ricci Oddi.
I colli piacentini sono luoghi ancora in gran parte inesplorati, dove la natura e i piccoli borghi si fondono, in una cornice di sapori, profumi e prodotti locali.
Terra natia dei vini Ortrugo e Gutturnio.
Città della nebbia, ingrediente segreto di coppa, pancetta e salame, Piacenza è il luogo dove mangiare tortelli con la coda, pisarei e fasò e anolini in brodo. Una cucina schietta, genuina e ricca di tradizioni.